Istruzioni

Per l'uso del blog leggere in fondo alla pagina

domenica 15 maggio 2011

Una tappa da sogno

Bene come vedete sono qui, ci sono riuscito sia ad arrivarci che a mettere la mappa. Perche' una tappa da sogno? Ve lo dico subito. Siamo partiti con 7 gradi ed un cielo invernale cosparso di nuvolette, per niente minacciose, bianchissime. La tappa la dividerei in 3 parti. Un inizio boschivo, non chiedetemi la specie pero', bello pieno di profumi di bosco pendenze minime terreno comodo, un ottimo inizio, tra l'altro avevamo trovato, nonostante fosse domenica, un bar aperto con un buon caffe e cornetto. Poi inizia la parte che avrebbe dovuto essere noiosissima niente paesi paesaggi monotoni di campi nulla di turistico o culturale a distrarci ..... E MENO MALE!
Se qualcuno cerca Dio forse e' su tappe come queste che lo trova!!! Dei paesaggi agricoli verdissimi, costellati di papaveri, il vento che disegnava onde in movimento sul grano che da lontano creavano degli effetti di colore spettacolari tutto sotto un cielo azzurrissimo e queste nuvole di panna. Una cosa idilliaca ma soprattutto un silenzio pazzesco ma rumorosissimodi uccelli di tutti i tipi, non li ho registrati solo perche' con il vento non si sarebbe sentito nulla. Una cosa bellissima e commovente. Poi all'ora di pranzo (13,30) ci fermiamo vicino a delle balle di fieno e mangiamo al sole belli sdraiati. Dopodiche' Johaquim si sdraia sopra le balle e cerca di riposare autorizzandomi a SUONARE. Tiro fuori tutto l'ambaradam e mi metto a sflautare seduto in terra appoggiato anch'io alle balle (per Celestino non la posizione ideale ma questo passava il convento). Ogni tanta passava qualche pellegrino che mi guardava un po' stupito (immagino, io suonavo) poi due ragazzi si sono anche fermati alcuni minuti ad ascoltarmi. CHE BELLO ! Il mio primo concerto pubblico di flauto dolce in mezzo ad una natura cosi' bella! Piu' avanti abbiamo ritrovato i 2 ragazzi fermi in mezzo al cammino, pensavo ad un problema ....  invece stavano ascoltando una miriade di uccelli che da un bosco vicino cantavano a squarciagola, ma le specie che si sentivano erano tantissime, ed era un vero e proprio concerto polifonico, altro che il mio flautino. Poi arrivati a Los arcos abbiamo deciso di prolungare fino a Torres del rio per un totale di 30 Km per ora i piu' belli, a parte la prima tappa che resta fuari dal comune ed indimenticabile, per tanti motivi. 
Allego 3 foto della chiesa ottagonale di Torres del Rio di cui credo poi parlera' un po ' Luisa e dei paralleli con Eunat (vedi post precedente) e Castel del Monte in Puglia.


Bene alla prossima e scusate sempre le foto girate.
CIAOOOO!

7 commenti:

  1. Forse è iniziato il cammino vero
    (il cielo azzurro, i campi e il silenzio, quello che include nel suo coro gli uccelli e il flauto, ti ho mai detto che il silenzio per me è una sinfonia tutta da ascoltare dentro?)
    Spero che ora il tuo compagno di viaggio più prezioso sia quel te stesso capace di essere (aridanga) docile fibra.
    A proposito di Eunate, Torres del rio e Castel del monte, hanno a che fare tutti e 3 con i templari ed hanno la pianta ottagonale. Si dice che l'ottagono come simbolo è il passaggio dalla terra al cielo attraverso il cammino (Castel del monte era sulla strada del pellegrinaggio in Terra Santa) Comunque ora mi documento magari ci immergiamo in una storia esotericulturale...
    Cerca di dormire bene e piantatela di mangiar dolcetti, ho saputo da eminenti fisiatri che le pastarelle assunte la sera sono solite fare una colluttazione all'interno dei quadricipiti e degli adduttori. E'notizia certa.
    Tvb

    RispondiElimina
  2. COmplimenti per la tappa e per la descrizione. Intuisco l'atmosfera circostante dalle tue parole. Mi sorprende veder menzionate tante persone che fanno la stessa strada. Complice il bel tempo, il bel paesaggio e la soddisfazione per il cammino è comprensibile ritenere tutto ciò come manifestazione divina (l'Eden?). Se dio abitasse davvero da quelle parti, converrebbe fermarsi (se lo si volesse incontrare) perché da altri posti se ne è definitivamente andato, o non c'è mai venuto.
    Buon proseguimento
    fratello

    RispondiElimina
  3. La descrizione chiara di quei luoghi mi ha fatto tornare il desiderio di dipingere....le miriadi sfumature.....e di suonare Debussy...
    Sei grande!!

    RispondiElimina
  4. Bene sono a logrono ho tempo ed ho beccato una rete aperta. riprovo a rispondere alle domande. lo stato fisico generale è ottimo ma accuso la stanchezza della prima settimana, vedi post successivo.
    @e.a. ma che ti vergogni a dirmarti per esteso? comunque il problema che poni per ora l'ho risolto trovando sempre ostelli puliti e pellegrini pur,certo manca il bidet ma ci si arrangia.
    @zio pino BENVENUTO! è bello avere anche la generazione precedente con me. scrivi, scrivi.
    @Andrea è vero che sono tecnologico ma qui è pieno di iphones e di ipads io ho un modesto lg, peró mi piace molto condividere e fissare cosí i miei ricordi.

    RispondiElimina
  5. Zietto, che bello! la descrizione che fai è veramente emozionante, sembra di leggere certe egloghe latine in cui ti mordi le dita dall'invidia di quella natura incontaminata e popolata da ninfe e da satiri.
    a presto!
    Marti

    RispondiElimina
  6. @marti Sono contento di essere riuscito a far percepire quello che ho percepito io. un bacio nipotona.

    RispondiElimina
  7. Anche tu con le reti aperte... E quali pesci si pescano li?

    RispondiElimina