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mercoledì 1 giugno 2011

Astorga quasi a piedi

Oggi vera mini-tappa 10 Km fino ad Orbigo, molto carina, e poi in bus fino ad Astorga.

La cosa carina, o drammatica, e' che per fare 17 Km da Orbigo ad Astorga a piedi ci avremmo messo 3 ore e mezza almeno, in autobus 15 minuti SIGH SIGH ed ancora SIGH!!!
Non riesco a non sentirmi un po' in colpa ma non voglio rischiare di non arrivare alla fine e preferisco saltare qualcosa. Ho scelto, insieme al mio amico di azzoppamento Mauro di prendere il bus fino a qui e poi domani, visto che di bus non ce ne sono andiamo in taxi fino alla tappa successiva, Rabanal del Cammino, cosi' abbiamo un giorno intero di riposo. Voglio fare le tappe piu' interessanti della croce di ferro, di O cebreiro, san xil ecc. poi se dovessi avere problemi posso sempre saltare qualcos'altro seguendo il consiglio di Gabriella.
Oggi comunque tappa gradevole prima per il panorama ormai decisamente piu' "vivace" delle mesetas e poi per Orbigo e Astorga che sono veramente carine, ad Orbigo bel ponte romano (purtroppo in restauro) ed anceh il paese, medievale, molto bello. Astorga con una bellissima cattedrale piena di bassorilievi e per un castelletto di Gaudi che sembra quello delle fate. Mi spiace non allegare foto ma questo computer non ha connessioni usb e quindi sara' per domani o piu' in la.
Ormai si definisce sempre piu' chiaramente quale sara' il programma dei prossimi giorni, dovremmo arrivare a Santiago per il 13 giugno (su due o su un piede non ha importanza) ma ci voglio arrivare. Poi, a parte le commissioni o le incombenze da pellegrino (ritirare la compostela, andare alla messa dei pellegrini nella cattedrale, ebbene si ci andro', e non so cos'altro) cerchero' di andare a Finisterre, anche se ci sono stato l'anno scorso, per finire veramente il cammino al Km 0, MA CHE AVETE CAPITO! ci andro' in macchina a noleggio o in autobus, mica sono pazzo a tal punto! Ci andremo, anzi, infatti l'idea e' di finire il cammino insieme con Finisterre e poi una cena tutti insieme per i saluti. Intanto stasera ci siamo esibiti di nuovo in cucina, io con la carbonare e Mauro con la puttanesca, riscuotendo di nuovo grande successo con le coreane il brasiliano ma anche con 2 russe ed una finlandese piu' altri che poi si sono finiti gli avanzi, perche' della pasta italiana fatta da italiani state sicuri che "nun se butta gnente"..
Bene e' tardi, qui negli ostelli si chiude alle 22 l'ingresso e la luce alle 22,30, daltronde spesso si dorme anche prima.
Hasta luego a todos

17 commenti:

  1. Come al solito dimenticavo: l'aneddoto ormai sono io stesso che, poiche' metto il ghiaccio, che vado a mendicare nei bar, dentro la borraccia per bere, che andrebbe posizionata nello zaino, vado in giro con una sacca azzurra tipo flebo che sembro uscito da E.R. e appena posso mi siedo e metto il piede sopra al ghiaccio. Ma vincero' io!

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  2. non c'è niente da fare, non riesco a rallentare la tua corsa.
    TE NE PENTIRAI, non so come ripeterlo. Non capitano due volte nella vita delle occasioni simili.
    Comunque, anche io avevo fatto la tappa Puente y Hospital de Orbigo - Astorga in bus per un problema alla caviglia.
    Una volta arrivata ad Astorga ho chiesto a una vecchietta dove fosse il pronto soccorso e lei ha risposto di non saperlo.
    Allora ho chiesto a due uomini, che poi ho scoperto essere due ciclisti italiani, che cercavano anche loro l'ambulatorio...
    Una volta arrivati all'agognato punto sanitario chi ho trovato in attesa di una visita? l'ineffabile vecchietta che non sapeva ...

    Non c'è nulla di male a fare qualcosa in bus, ma perchè arrivare a Santiago così presto?
    Ti vedo schiavo della meta. Io mi sono liberata di tanto insensata prigionia proprio a Rabanal, dove, dopo una durissima lotta interiore mi sono fermata due giorni. Felice di essermi ripresa il mio tempo e la mia libertà.
    Ma non puoi convincere il tuo amico a rallentare? Ha già l'aereo prenotato?
    Guarda che poi a Santiago ci si ritrova tutti.
    Ricordati la poesia di Kavafis: fa' che il viaggio duri a lungo"
    Domani attento alle cicogne e ai pettirossi.
    E dopo la Crus de Hierro ai fiori, passerai per una valle con una natura e dei colori indescrivibili.
    ciao
    Gabriella

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  3. Bene, il più è fatto e il cedimento al mezzo motorizzato è giustificabile; il fine giustifica i mezzi (di trasporto). Belle le descrizioni, attendiamo le foto. Complimenti per i successi culinari, che si accompagnano a quelli musicali; del resto musica e cucina son sempre andate d'accordo. Buon proseguimento!
    Fratello

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  4. A proposito di musica: Astorga dovrebbe essere il paese originario della famiglia di tal Emanuele Rincon Barone d'Astorga musicista siciliano del Sei-Settecento di origini spagnole: ne sanno qualcosa lì?
    sempre fratello

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  5. Vincerai

    tutto sta a scoprire chi è il tuo nemico

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  6. @luisa è possibile vincere senza nemico? Non credo di averne, neanche la fretta,per rispondere a Gabriella, sento una sorta di ritmo dentro di me che mi ha spinto a decidere la data di ritorno, ma senza correre, infatti le tappe saranno sempre sui 20/24 km massimo, se tardo non vado a finisterre, ci siamo già stati. Credo e sento solo che il mio tempo sul cammino sia giusto così. non ho la certezza di non pentirmene, ma se devo ascoltare la mia voce interioee ed il mio corpo credo di fare la scelta giusta. E poi Mauro ha tutto il tempo che vuole poiché dovrà essere di nuovo a Lourdes il 26 dunque non è lui a spingere.

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  7. @franco ho letto solo stamattina ma qui in Spagna è tutto chiuso fino alle 10.

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  8. Se così ti senti mi sembra giusto.

    Allora bisogna cambiare i termini: non vincerai,
    ce la farai.

    @Gabriella (Guì, guarda che ho fatto, ho messo la chiocciola!)ti devi dar pace, se vai a vedere pure Ulisse a un certo punto è tornato!
    E' vero quello che dice Guido, esiste un tempo interiore che bisogna seguire , è altrettanto vero che non è detto però che sia reale, spesso si fanno delle semplici proiezioni, non è un caso che Guido abbia "sentito" la data del suo ritorno a metà del cammino. Gli esseri umani sono fatti così, pensa che manco più i nomadi "nomadano", ce li troviamo tra le balle a tutti i semafori accampati da anni negli stessi posti!
    Io credo che avere voglia di partire abbia la stessa dignità dell'aver voglia di tornare, solo che sembra più fico.
    Se fatta con consapevolezza anche la strada del ritorno è un cammino, no?

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  9. "Io credo che avere voglia di partire abbia la stessa dignità dell'aver voglia di tornare, solo che sembra più fico."

    Zia, ti adoro.

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  10. finchè sei sul cammino, con gli amici che ti scrivono e ti sostengono, immagini di aver lasciato a casa un vuoto. quando torni ti accorgi che tutti se la sono cavata benissimo senza di te, ma già che ci sei ti scaricano addosso un sacco di commissioni (non il tagliando dell'auto!)e allora ti viene da dire ... ma perchè sono tornato così presto?
    Poi la vita sedentaria prende il sopravvento (almeno per me è stato così), chiusa per 8/10 ore tra mucchi di carta, a leggere e scrivere cose che non puoi credere quanto è scema la gente a litigare così, e pensi che c'è al mondo, sul cammino, qualcuno che vive nella natura, tra gente che si parla e si aiuta (a parte la vecchia di Astorga), che fa sana attività fisica per 4/6 ore al giorno, che cucina e suona con successo e che pensa gia di tornare... e non ti capaciti.
    La tappa dei pirenei non è quella più dura e in salita, la strada del ritorno è peggio dei pirenei e non ne vedi mai il culmine.
    Talvolta è faticosa come i pirenei e noiosa come le mesetas.
    Ma forse per Guido il ritorno a Roma non sarà poi così sedentario.
    Io intanto faccio il conto alla rovescia e mi preparo a ripartire ... tra 12 anni, quando andrò in pensione.
    Ma per allora progetto un cammino di almeno 3 mesi.

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  11. Gabriè, hai ragione!
    Allora il vero cammino, quello che veramente bisogna fare con pazienza, abnegazione, verità e coraggio, tocca farlo qui.
    Per un mondo migliore.
    (ammazza che frasona! diciamo per un condominio migliore)

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  12. Il Camino è un progetto. Quando sarà finito ce ne sarà un altro e un altro e un altro ancora. Non finisce tutto a Santiago...né a Finisterre:-)

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  13. porca miseria e io nuoto malissimo! che mi tocchi prendere l'aereo?

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  14. te lo ricordi il nome indigeno di Finisterre?

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