Istruzioni

Per l'uso del blog leggere in fondo alla pagina

venerdì 3 giugno 2011

Croce di ferro e ponferrada - 202,5 km

WOW che giornata eccezzzionale con molte Z.
Stamattina abbiamo spedito gli zaini via furgone a Molinaseca, avendo programmato di fare la salita alla croce di ferro e soprattutto la discesa senza carichi, non solo noi zoppetti ma anche gli altri.

Partiti alle 7,20 giornata STUPENDA con un cielo azzurro simile a quello trovato sui pirenei. In poco piu' di un'ora arrivo alla Cruz de fierro, piu' che un'emozione ho avuto un travaso di adrenalina. O meglio, mi sono emozionato perche' e' uno di quei punti del quale hai letto,dove vuoi passare e che ricorderai  (ed io ora ci sono stato, CACCHIO!) ma soprattutto mi sono sentito cosi' bene che ho incominciato a camminare quasi saltellando qua e la per la discesa (difficilotta peraltro perche' il fondo era di sassi e tipicamente da sentiero montano) pero' gli ordori i colori, il fatto di non sentire il piede (non perche' me l'ero perso) e sicuramente di non avere 14 Kg sulle spalle mi hanno messo di un buonumore tale che sono partito, ho seminato tutti (ma poi li ho aspettati) e soprattutto ho deciso di continuare per arrivare a vedere il tramonto a Ponferrrada, come Gabriella mi aveva consigliato. Gabri non ti arrabbiare se ho fatto 33 Km in un giorno ne avevo veramente voglia, ma soprattutto avevo voglia di fare un po' di cammino, nei prossimi giorni, da solo e salire a o cebreiro con me stesso e basta. (anzi credo che portero' anche li' lo zaino senza spedirlo come avevamo programmato) Certo sono arrivato quasi alle 17 e sono un po' stanco ma oggi ho capito, e qui rispondo a Paolo, che non e' tanto che dovevo trovare me stesso, perche' io mi conosco abbastanza e mi sto bene cosi', ma forse volevo rivelare me stesso agli altri ed e' grazie al cammno che mi ha spinto a condividere le mie sensazioni su questo blog che lo sto facendo. Dunque forse sono gli altri che troveranno me. Molti mi conoscono a fondo, altri avranno scoperto il "me" piu' intimo quello che spesso non riesco a tirare fuori salvo forse quando suono la mia musica prima con la chitarra ed ora col flauto. Arrivare a Burgos e piangere (a volte anche mentre cammino) o commuovermi alla croce di ferro o sentirmi felice perche' vado come un treno e tutto intorno a me e' bello (e non so cosa mi aspetta a Santiago, che gia' mi avevo commosso l'anno scorso) tutto questo e' liberatorio spero di avere conivolto in questa liberazione anche chi mi legge e magari fatto venire voglia a qualcun'altro di fare il Cammino o anche solo di condividere di piu' il proprio io piu' intimo.
Vabbe' basta filosofia ed introspezione passiamo alle foto, oggi ho lasciato le scarpe vecchie su una colonnina del cammino, magari possono servire a qualcun'altro meno fortunato di me.






Non credo ci sia da fare commenti pero' un po' mi e' dispiaciuto in fondo mi hanno fatto fare quasi 500Km qui in spagna e credo un centinaio in Italia per provarle.
Tornando alla Cruz eccola e dopo il sasso posizionato li sotto.
Si lo so dovete di nuovo girare la testa!
Si capisce qual'e' e chi me lo ha dato vero?
Ah, ho fatto anche un video dell'arrivo alla Cruz con commento e fiatone ma lo vedrete quando saro' a Roma, per i soliti motivi di tempo.
Dopo la Cruz si arriva ad un piccolo ma caratteristico Rifugio tenuto da un ex pellegrino dove si legge quanto segue:
Quello che mi ha preoccupato di piu' e' stato leggere la distanza da Roma, meno male che ho il biglietto gia' prenotato, avessi dovuto tornare a piedi!
Dopo cena andro' al castello e a visitare Ponferrada ch gia' da lontano attira (siamo poco fuori dal centro storico)
Bene per oggi chiudo, ora si riprende un ritmo pacato (sia perche' portero' di nuovo lo zaino e non sono diventato maciste con l'allegria e l'adrenalina) sia per godermi gli ultimi 10 giorni e aspettare, tra 2 o 3 tappe, Mauro, le coreane ed il brasiliano Emilio col quale ho fatto una lunga chiacchierata sui cammini brasiliani che mi ha intrigato parecchio (chissa!?!)
BACIIIII!!!

P.S. per rispondere a Giampiero: la brasiliana e' una signora (con annesso marito al seguito) che si fotografa questo mondo e quell'altro dall'insegna di un negozio al cartello stradale col nome del paese, dalle cicogne ai pellegrini perche' dal Brasile non e' che vieni tanto spesso a fare il Cammino in Spagna (lo stesso fa Emilio, sempre brasiliano)

10 commenti:

  1. Credo che smetterò di mandarti stralci di guide turistiche perchè mi sembra, ogni giorno di più, che nulla abbiano a che fare con il tuo percorso...Non più guida ma solo Guido.

    RispondiElimina
  2. Mi chiedevo chi fosse la vecchietta accanto alla colonnina che posava con le tue scarpe, poi mi sono reso conto che eri te!!! -_-!

    Beh allora il cammino ha funzionato visto che noi ti abbiamo trovato.
    Goditi questi ultimi dieci giorni che sono sicuro che è un esperienza che ti resterà nel cuore....
    Paolo

    RispondiElimina
  3. E' bellissima la foto delle scarpe.
    Me le ricordo quando le hai comprate, le prove che hai fatto e che ho fatto anche io mettendomele ai piedi. Me le ricordo qui, in questa stanza che ti accompagnavano nei tuoi preparativi, eri entusiasta di queste scarpe! Rivederle dopo 500 km mi ha dato la misura del tempo che passa, sono state brave.

    Sai quella foto che immagine mi ha riportato alla mente?
    L'Odissea, quella con Ungaretti.
    Argo.
    Ti ricordi lo sguardo che si sono scambiati lui ed Ulisse?
    Posso immaginare come ti sei sentito quando le hai lasciate, a me le lacrime scendono ora che sto scrivendo!

    Tua
    Penelope

    (va buò, ho capito, Penelope è eccessivo... ma anche tu... Ulisse! Ma ci faccia il piacere!)

    RispondiElimina
  4. per i frequentatori del blog

    Haò, mo non iniziamo con tutta la serie di battutacce sul cavallo di troia, 'a guera è guera, i proci, la maga circe e i maiali, beato chi ci ha 'n occhio...

    RispondiElimina
  5. Ammazza aho' quanto sei Brutto!
    Siamo a Merano con la banda e ti pensiamo molto (bucia!)
    Quanno torni?

    Armando
    Ambra
    Celestino
    Claudio

    RispondiElimina
  6. nessuna nuova, buona nuova!
    Oggi Guido dovrebbe essere arrivato a Villafranca del Bierzo.
    e domani tappa mitica, tutta in salita!
    L'ultima salitona del camino fino a o Cebreiro dove mettono il sello più bello.
    Luisa, hai notizie?
    Tanto per suscitare un po' di curiosità, vi scrivo quello che un pellegrino ha scritto su questo posto:

    Guido, facci sapere ....

    RispondiElimina
  7. Fantastico, è sparita tutta la parte virgolettata!
    Questo non c'era scritto nelle istruzioni!

    RispondiElimina
  8. Adesso ve la riscrivo senza virgolette perchè è proprio una bella storia, l'ha scritta un certo Claudio Ebasta:
    Sul sentiero, divenuto ora erboso, incontro una coppia di teneri vecchietti. Procedono in senso contrario al mio. Lentamente, quasi a rallentare il passare del tempo, tenendosi per mano come giovani innamorati.
    Nell'incrociarli difficile resistere all'impulso di apostrofarli:
    Che amor, senior!
    Lui, volgendosi a guardare negli occhi la compagna, mi saluta piegando il capo in avanti.
    Caballero!
    Poi continua, in spagnolo naturalmente, dicendo che loro hanno entrambi superato i novanta e dopo quasi settanta di matrimonio si amano come il primo giorno.
    Me alegro mucho, e gli spiego (come se non lo avesse già capito!) che sto andando peregrino a Santiago.
    Ma caballero non hai bisogno di camminare ancora per trecento chilometri, puoi ottenere qui a Villafranca l'indulgenza plenaria, passando per la Porta del Perdon!
    Gli spiego che non è questo a spingermi a Santiago ma una forza tanto grande quanto sconosciuta che da mesi mi brucia dentro.
    Lui mi guarda.
    Per farlo sposta indietro e un po' di lato il corpo come fosse rigido per il torcicollo.
    In silenzio mi prende la mano con la sua, morbida e liscia che non ha lavorato ormai da tanti anni e mi guida al muretto basso che delimita il sentiero. Con l'altra mano continua a tenere lei che lo segue docile.
    Batte con la mano aperta sul muretto per invitarmi a sedere.
    Ci sediamo tutti e tre. Mi guarda. Mi scurta anzi per molti secondi.
    Con tono confidenziale infine dice:
    Ti stavo provocando hombre! Ne ho visti passare tanti come te nella mia vita. Camminate veloci come ci fosse el diablo che vi spinge. Mio padre diceva che siete tutti così. A lui l'aveva detto suo nonno. Lo dice anche la pietra.
    La pietra, dico io, quale pietra?
    D'un tratto mi trovo il cuore in gola per l'emozione.
    La vecchia pietra, sul camino tra Triacastela e Barbadelo.
    Come faccio a trovarla?
    Devi salire a O' Cebreiro e poi scendere a Triacastela. Da qui non andare sulla strada per Samos ma prendi il vecchio Camino per San Xil. Dopo circa mezz'ora, in una foresta fuori dal tempo, troverai una vecchia quercia molto grande, più larga che alta. Non ti puoi sbagliare. Costringe il sentiero a girarle attorno, è immensa e nasconde una vecchia pietra scolpita con una scritta. Non riuscirai a vederla se non ficcherai la testa nel vecchio tronco.
    Che dice la scritta?
    Eh no hombre! devi essere tu a leggerla!
    E se non la trovassi?
    La troverai, la troverai!
    Si alza lentamente. Riprende per mano la compagna che in silenzio mi guarda sorridendo con due occhietti acquosi ma vispi e pieni di complicità. Si congeda col solito caballero accennando appena un inchino.
    Se ne vanno.
    Rimango seduto a lungo sul vecchio muretto. Devo cercare di controllare l'agitazione che mi ha preso.
    E se questa pietra portasse la soluzione, la risposta alla grande domanda?

    Caro Guido, io mi sono fatta male a O'Cebreiro e ho dovuto saltare la tappa.
    Facci vedere la quercia e raccontaci della scritta sulla pietra

    RispondiElimina
  9. X Gabriella (con un occhietto strizzato a Mario e Diana)
    La notizia è prosaica ma non priva di entusiasmo
    Prima cena galiziana: PURPO E PIMIENTO!!!!!!!!!

    Cara Gabri, mi sono vista la tappa che dovrà fare Guido ... era meglio se non la vedevo, solo a guardarla mi si sono stancati gli occhi!

    RispondiElimina