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domenica 19 giugno 2011

Finisterre ed il ritorno a casa

Dopo un paio di giorni di riposo e di bighellonaggio a Santiago con 2 compagni di viaggio, Antonio di Ferrara e Luisa (coincidenza del nome?) di Malaga prendiamo un'auto a noleggio ed andiamo a Finisterre a compiere il rito di bruciare i nastrini.

Come spesso succede in Galizia il tempo è coperto, ogni tanto pioviggina pure e, arrivando in alto al faro di Finisterre, un nebbia impenetrabile impedisce la vista di alcunché. Qui cerco di mettermi in comunicazione con Luisa (la mia Luisa) ma putroppo sotto la croce che sta quasi in punta sotto il faro non si riesce a comunicare. Incredibile che io avessi con me una Luisa, se pur spagnola, che gentilmente si presta ad aiutarmi nella bruciatura. Nel mentre facciamo qualche foto al Km 0, al faro ed altro, la nebbia si alza e così ci prepariamo vicino alla croce, Antonio alle riprese e Luisa ed io a fare il fuocherello. La piccola cerimonia è stata un po' ostacolata dal vento e dalla scarsa voglia dei nastrini di prendere fuoco ma ce l'abbiamo fatta. Qui sotto il video, mi spiace solo che a causa del vento l'audio sia praticamente inintellegibile, ma non è che io abbia detto frasi storiche. Ho spiegato a Luisa che i nastri mi erano stati dati da amici e parenti in Italia ed ognuno esprimeva un loro desidero, le ho detto anche che, pur essendo io persona molto razionale, quei nastri mi hanno fatto compagnia durante il cammino e sembrava che io stessi portando con me tutti i miei affetti (oltre a quanti mi hanno seguito sul blog) e li ho sentiti spesso molto vicini a me. Poi una volta bruciati ho detto in spagnolo "todo se comple", cioè tutto finisce, e un augurio di "Buen Camino" a tutti voi perché il cammino della vita per me ricominciava e per voi continua, anche se spero di avervi fatto prendere una piacevole pausa seguendomi.

Il giorno dopo aereoporto, volo per Barcellona e, siccome avevo 5 ore di attesa per il volo per Roma, mi sono accordato con Joaquim (ricordate? il mio compagno di cammino della prima settimana) e ci siamo scambiati un po' di racconti nonché mi ha fatto visitare alcuni angoli segreti di Barcellona. Mi ha fatto molto piacere rivederlo e spero di avere altre occasioni oltre che con lui con altri del cammino con cui spero di rimanere in contatto.
Poi il volo per Roma e l'abbraccio, finalmente di persona e non solo al telefono, con Luisa.
Beh è tutto, sono ancora molto rallentato ma il rumore ed il ritmo della città non mi hanno colpito come pensavo. Ora riprenderò le mie attività normali ma mi sento bene, carico, un po' malinconico si, ma talmente appagato da questa esperienza che sono convinto di avere fatto una scelta giusta anche nel giorno del rientro. Non sono dispiaciuto che sia finita (per rispondere a Paolo ed a Gabriella) perché il cammino ha avuto, secondo me e per me, il tempo giusto. C'è una cosa buffa che mi accade: ho la sensazione che non sia passato un mese e pochi giorni, ma un giorno soltanto un giorno da quando sono partito, è un po' un effetto mondi paralleli (per me che sono appassionato di fantascienza), ho vissuto un'esperienza meravigliosa, che mi porterò nel cuore sempre, ma è come se la vita "normale" non si fosse mai interrotta e per questo credo che la riprenderò con facilità, magari un po' più lentamente e senza stress come dovrebbe essere per tutti.
Segue un post con i video mancanti per motivi tecnici durante il cammino.
BUEN CAMINO! Amici

1 commento:

  1. ...lo stesso effetto che ci hanno fatto i pimientos de Padron:finiti in un attimo :-)

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