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domenica 19 giugno 2011

I video che non avete potuto vedere


Finisterre ed il ritorno a casa

Dopo un paio di giorni di riposo e di bighellonaggio a Santiago con 2 compagni di viaggio, Antonio di Ferrara e Luisa (coincidenza del nome?) di Malaga prendiamo un'auto a noleggio ed andiamo a Finisterre a compiere il rito di bruciare i nastrini.

sabato 18 giugno 2011

Le ultime tappe e l'arrivo a Santiago

Ora sono a casa, ho già incontrato o sentito alcuni di voi (quasi tutti direi) sono iniziati i racconti con i quali si rinnovano le emozioni provate durante questa meravigliosa esperienza. Poiché avevo scritto cose ingannevoli per fare la sorpresa di arrivare con un giorno prima ecco il resoconto vero dell'arrivo.

lunedì 13 giugno 2011

SANTIAGO, SANTIAGO, SANTIAGO (ieri)

Siiiiiii, sono arrivato ieri ho fatto una sorpresa a tutti, principalmente a Luisa poi agli amici (se lo hanno saputo da lei) ai miei figli e parenti ma anche a me stesso perche' finche' non arrivi non ne sei certo.

venerdì 10 giugno 2011

Palais del re

Un post rapido solo per correggere quanto detto da Luisa che forse a causa del runore del ristorante ha capito male. Vero che non suonava il tel. ma era una cosa temporanea, come da titolo sono a Palas del rei e non so esattamente i km percorsi. Il resto era giusto. Baci a tutti.

giovedì 9 giugno 2011

Sarria-Portomarin e seguito quercia

Dopo una stupenda dormita, su lenzuola vere e sotto un piumino perfetto per il clima locale, senza l'odioso sacco a pelo col quale spesso di notte litigo, ci siamo incamminati sotto un cielo nuvoloso ma, di nuovo, senza pioggia, che fortuna! La tappa è stata veramente gradevole, il terreno quasi sempre morbido, sabbioso dire, ha fatto sì che il mio amico piede stesse bene per tutto il tragitto. Abbiamo attraversato boschi molto belli con panorami stile irlanda, sentiri tra muretti a secco pascoli verdissimi e castagni o querce grandi e molto belli.
Ho superato i -100 anzi siamo a -90, il bello è che sia io che chi mi legge parliamo di queste ultime tappe con noncuranza, come uscire per andare a fare spesa, ma sono pur sempre un sacco di passi da fare, è che a confronto di quelli fatti viene naturale. Portomarin credo prenda il nome dal fatto che sul fiume mi è sembrato di vedere dei rest (romani?) di una fortificazione e di un porto, chiedo lumi alle mie guide.
Ma torniamo alla quercia. Come si sarà intuito ho parlato con Gabriellla a voce e ... si temo di avere toppato! A meno che non mi abbia preso in giro, ma non credo. Ora vi dico la mia, e di Mauro, e poi lascio a lei la parola, anche perché mi ha solo detto che ho sbagliato ma non mi ha detto tutto.
Dunque la quercia era quella ma era assolutamente inavvicinabile perché immersa in un campo di ortica alta più di un metro. Ho provato a girarle intorno sia dall'alto della strada che passando da un viottolo in mezzo al fango ma non sono riuscito a vedere nulla che assomigliasse ad un'apertura nella quale infilare la testa per trovare la pietra e l'iscrizione. Alla fine sia io che Mauro abbiamo pensaro che la storia volesse essere solo un mezzo per costringere il pellegrino a rallentare sia, prima, per cercare la quercia, sia poi per trovare l'iscrizione e quindi capire che il cammino è fatto non dall'arrivare presto ma da tanti dettagli ed incontri durante il cammino stesso. Io, comunque, il mio cammino l'ho vissuto così, e ne sono felice, ora però la parola a Gabri per la fine della storia.

mercoledì 8 giugno 2011

Triacastela-Sarria e la quercia

Tappa molto gradevole, il tempo nuvoloso ci ha concesso anche un pochino di sole e, per fortuna, niente pioggia.
Ma immagino la curiosità sulla quercia e l'iscrizione raccontate da Gabriella, che or ora mi ha mandato un sms per sapere.
Bene, usciti da Triacastela seguiamo le indicazioni per San Xil. Dopo un po' mi viene il dubbio di avere sbagliato strada perché la storia parlava di sentiero e noi, Mauro ed io, eravamo su una strada asfaltata. Eh questi pellegrini adrenalinizzati ed ansiosi! Dopo poco ecco il sentiero, anche abbastanza faticoso per il fondo sconnesso e la pendenza, il racconto parlava di una distanza di mezzora dall'inizio ma non sapendo il tipo di passo a cui si faceva riferimento ho cominciato a studiare tutti gli alberi imponenti che incontravo, idem faceva Mauro che mi precedeva di qualche minuto. Il bosco in cui eravamo è molto bello e di alberi imponenti ce ne erano diversi ma tutti castagni. Poi il sentiero sterrato finisce, ricomincia l'asfalto ed io mi stavo convincendo di avere veramente sbagliato strada. Ad un tratto la strada fa quasi un tornante ed al centro della curva ...
due querce ma una veramente imponente e veramente più larga che alta, non il tronco ma la chioma, spettacolare (ho le foto, ma non il computer per metterle,sigh). Me la guardo affascinato, cerco di girarle intorno, non è facile perché la strada è più alta della base dell'albero. E la pietra con l'iscrizione? Si l'ho trovata ed anche Mauro l'ha trovata e l'interpretazione che ne abbiamo dato era identica. Non l'ho potuta fotografare, era impossibile, e non credo di poter rivelare il significato della "scritta" perché è riservato a chi fa il cammino e ritengo bello e giusto che ognuno la trovi e la interpreti da sé.
Spero di trovare più avanti un pc con cui poter pubblicare le foto.
Il resto della tappa è scivolato via con molta calma ed alle 12,30 siamo arrivati a Sarria.