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martedì 5 aprile 2011

Ho ritirato la mia credenziale!

ECCOLA!
Oggi sono andato a ritirarla. Dove? Pensavo in un monastero, presso un confraternita o in una chiesa (magari anche piccolina)... forse avrei parlato con un templare ... un abate ... una suora o un priore ... e invece assolutamente no! Preso l'indirizzo ed il telefono su Internet, peraltro sul sito della
dove per il Lazio indicava, oltre a Roma, un "confratello" di Monterotondo. Comodissimo visto che vengo da Roma Nord! Telefono e mi risponde un signore gentile che mi dice di passare più o meno quando voglio perché tanto lui sta a negozio. (mi sono un attimo perplesso ma sono andato)
A titolo di informazione cito la Confraternita di cui sopra:  
La Credenziale è un documento di viaggio che accompagna sempre il pellegrino. Serve ad attestare la sua identità, la sua condizione e le sue intenzioni. Serve a distinguere un vero pellegrino da ogni altro viaggiatore. Viene rilasciata da una autorità religiosa che si assume la responsabilità di ciò che essa afferma, pertanto ne deve essere fatto un uso responsabile e corretto. In Italia la Confraternita di San Jacopo di Compostella ha realizzato una propria Credenziale con tali caratteristiche. Essa viene rilasciata direttamente dalla Confraternita a coloro che la richiedono e che si impegnano ad accettarne il senso e lo spirito. Viene rilasciata a coloro che percorrono le vie di pellegrinaggio a piedi, in bicicletta o a cavallo.
Il negozio è una tipografia di timbri e targhe, nonché coppe e trofei vari. Trovo un simpatico signore (credo 65/68enne) che mi accoglie e prende un faldone, pieno di domande di credenziale, e, letta la mia, la ripone e mi consegna LA MIA CREDENZIALE!
Forse sto invecchiando, forse, come dice Gabrella sono gia partito (e non per la tangente)  o  ... non so , ma mi sono emozionato. Credo che il mio cammino ora sia iniziato veramente (oltretutto ho comprato anche il biglietto del treno, dopo quello aereo, che mi porterà alla prima tappa) (e sapete che NON POSSO SPRECARLO, NO? Dunque partirò).
Il simpatico signore poi si è messo a chiaccherare chiedendomi da dove sarei partito, come mi ero organizzato sia per arrivare in zona che come attrezzatura e poi mi ha dato un po' di consigli sul cammino, le carte stradali ecc. dicendomi che lui lo aveva già fatto 6 volte (SEI VOLTE!) e l'ultima proprio l'ottobre scorso. Ora mi coglie un dubbio amletico: Gabriella mi ha preavvisato che sarei dimagrito molto (lei ha perso oltre 6 chili) e a me non dispiace l'idea, ma perché il simpatico "confratello" osteggiava una prominente "panzona"? Sarà perché tra i vari consigli mi ha detto "Devi assolutamente fermarti a Irache c'è la 'Fuente del Vino' una fontana, collegata con una distilleria, da cui zampilla vino".
CAPITA LA PANZA?

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